Neve a Milano

In Milano, in data 17 gennaio 2001 alle ore 21,30 circa, percorrevo Via Molière a bordo di un’auto (auto “A”) …(omissis)…diretto verso piazza Cadorna incolonnato con altri veicoli e preceduto da un’automobile dei Carabinieri alla velocità di circa 15 Km/h. La strada era in leggera discesa. A causa di una spessa lastra di ghiaccio presente sulla strada il mio autoveicolo non ha risposto al comando di freno da me azionato, quando la macchina che mi precedeva (Carabinieri, Auto “B”) ha ulteriormente rallentato per una strettoia causata da un furgone (veicolo “C”) che, in prossimità della gincane era scivolato sul ghiaccio presente sull’asfalto uscendo di strada e fermandosi contro un albero.

Il mio autoveicolo si è fermato contro l’auto dei Carabinieri provocando dei danni apparentemente circoscritti al solo paraurti posteriore.

A questo punto su invito dei Carabinieri tamponati entrambi abbiamo accostato per constatare i danni e verbalizzarli.

Ho subito allertato gli appartenenti all’Arma circa lo stato del manto stradale ed il pericolo del reiterarsi dell’episodio.

Dopo circa 5 minuti (mentre attendevamo una seconda auto dei Carabinieri chiamata via radio per fare la constatazione dei danni) un’altra vettura di piccola cilindrata (veicolo “D”) ha perso il controllo ed è uscita di strada sul lato destro della carreggiata urtando la medesima auto da me tamponata su buona porzione del lato sinistro.

A questo punto i Carabinieri si sono adoperati per invitare i veicoli che sopraggiungevano alla massima prudenza con segnalazioni varie.

E’ dunque arrivata l’auto dei Carabinieri (veicolo “E”) per constatare il mio tamponamento accostando sulla destra della strada.

Dopo pochi minuti, nonostante le segnalazioni dei Carabinieri, un’altra auto di piccola cilindrata (veicolo “F”) scivolava irrimediabilmente sul ghiaccio (sempre a velocità assai ridotta) schiantandosi sulla seconda auto dei Carabinieri (“E”) e sradicandone la portiera (e colpendo di striscio un Carabiniere in modo apparentemente lieve ad una gamba).

A questo punto i Carabinieri dell’auto “E” dichiaravano la loro incompetenza all’accertamento (determinata dal proprio coinvolgimento nell’incidente). Venivano dunque chiamati i Vigili per accertare e verbalizzare e venivano intensificate le segnalazioni di pericolo da parte dei Carabinieri che si spostavano 30 metri più a monte.

Ciononostante un’autovettura invitata a rallentare da un Carabiniere a piedi si metteva per traverso colpendo il medesimo (a velocità ridottissima) che ne fermava la corsa con le mani, senza peraltro danni apparenti alla persona.

Nel frattempo sopraggiungeva un autobus di linea (“G”) che, non controllando il mezzo (sempre a velocità assai moderata per le segnalazioni) urtava all’altezza della gincane il furgone predetto “C”, non essendo in grado di controllare la curva.

Dopo circa tre minuti un motociclista (“H”) cadeva dalla moto a circa cento metri dalla gincane. Vi risaliva e cadeva di nuovo all’altezza delle macchine ferme dei Carabinieri urtando un’auto che lo precedeva e che comunque si allontanava senza fermarsi a constatare i danni. Dopodichè il motociclista decideva di allontanarsi a sua volta spingendo la moto a manoal di fuori della strada ghiacciata sul manto nevoso (evidentemente meno scivoloso!).

Dopo un paio di ulteriori macchine di traverso ma senza contatti, con l’aiuto di rinforzi sopraggiunti i Carabinieri chiudevano via Molière a monte e a valle.

Alle ore 23,00 circa i Vigili non erano sopraggiunti nonostante i reiterati inviti via radio, per cui tutti i presenti coinvolti occupanti i mezzi “A”,”B”,”C”,”D”,”E”,”F”,”G”,”H”, convenivano sull’opportunità di trasferirsi nella vicina caserma dei Carabinieri per rilasciare “brevi” dichiarazioni scritte sull’accaduto.

di Anwar Maggi [09/02/2001]