C'era una volta una bambina che portava sempre in testa un cappuccetto rosso e perciò tutti la chiamavano "Cappuccetto Rosso". La nonna del Cappuccetto Rosso era malata e così la mamma mise in un cestino un po' di pizza rustica, un po' di danubio (la nonna ne andava pazza), una salsiccia bella grande (si sarebbe ammalata di colesterolo la povera signora come se non le bastasse di avere una figlia che l'aveva abbandonata nell'altra parte del mondo), una bella mozzarella di bufala e un po' di parmiggiana e disse al Cappuccetto Rosso: "Dai, Cappuccetto Rosso, porta questo cestino dalla nonna malata. Però va dalla strada comunale e non dal bosco perchè potresti incontrare il lupo cattivo" (era il mio bisnonno, io ancora non ero nato e per chi frequenta il ng da poco il mio nick in greco significa "lupo cattivo"). "Non ti preoccupare mamma, vado dalla strada comunale. Il Cappuccetto Rosso però disobbedì. Pensò "se vado dal bosco potrò raccogliere dei fiori che piaciono tanto alla mia nonna". Così prese il sentiero del bosco. Mentre stava andando vide un prato pieno di margherite. Allora pensò "a mia nonna piacciono tanto le margherite". Così tagliò tutte le margherite, poi scelse le migliori, perchè non tutte c'entravano nel cestino e poi proseguì la sua strada. Dopo un po' vide una collina il cui pendio era pieno di crisantemi. Allora pensò "i crisantemi piacciono tanto alla nonna. Più delle margherite". Allora buttò via le margherite, perchè non tutto c'entrava nel cestino (ma così piccolo doveva essere quel cestino, e che cavolo non poteva scegliere uno più grande la mamma di Cappuccetto Rosso! spero che i miei figli non mi trattino in questo modo quando sarò vecchio altrimenti non racconterò ai miei nipotini manco una barzelletta), tagliò tutti i crisantemi poi scelse i migliori, perchè non tutto c'entrava nel cestino e proseguì la sua strada. Dopo un po' vide una valle piena di rose. "Madonna mia", pensò "le rose piacciono molto a mia nonna, addirittura più dei crisantemi". Allora buttò via i crisantemi, tagliò tutte le rose, poi scelse quelle migliori e proseguì la sua strada. Dopo un po' vide centinaia di albicocchi. "Beh, pensò, a mia nonna piacono tanto le albicocche e penso che le preferirà alle rose". Allora tagliò tutte le albicocche, scelse quelle migliori e proseguì la sua strada. Per sua sfortuna si presento' il lupo cattivo (era ora!). "Ciao, Cappuccetto Rosso, senti per non farla lunga. Hai due possibilità, o ti fotto o ti mangio. Tocca a te la scelta". "Senti, lupo cattivo, fammi andare che devo portare il cestino dalla mia nonna". "La favola l'ho sentita già altre volte e non aspetterai, credo, che io andrò a mangiare prima la tua nonna e poi te perchè so già come andrà a finire. Quindi per non perdere altro tempo decidi subito, o ti fotto, o ti mangio. Dai sbrigati non hai molto tempo". Allora il Cappuccetto Rosso pensò "se mi mangia non potrò più portare il cestino dalla nonna". "Ho deciso, fottimi". Allora il lupo cattivo fece una bella scopata al Cappuccetto Rosso che le piacque così tanto e allora le chiese di farglielo ancora, e poi voleva ancora e ancora e ancora e il povero lupo era anziano e il suo cuore lo tradì e lasciò il suo ultimo respiro tra le dolci braccia del Cappuccetto Rosso. Qual è la morale della favola? Le puttane di donne distruggono sia la flora sia la fauna.

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