In un paesino russo c'e' una festa locale e in mezzo ai russi c'e' anche una spia americana. I russi locali si mettono a cantare e la spia, per non destare sospetti, si mette anche lei a cantare i canti tradizionali russi con il vocione tipicamente russo. Tutti lo applaudono: "Bravo, bravo". La spia soddisfatta ritorna al bancone dove lo raggiunge un vecchio che gli dice sottovoce: "Tu hai cantato molto bene i nostri canti, ma... non sei un russo!". La spia fa finta di niente e si allontana. Intanto la festa prosegue con i balli. La spia pensa sia il caso di darsi da fare e si esibisce nei tradizionali balli locali. Alla fine, come prima, tutti lo applaudono e torna al bancone, dove il vecchio di prima gli dice: "Hai ballato veramente bene i nostri balli, ma... non sei russo!". La spia comincia a temere di essere scoperto e approfitta della gara di vodka per confondersi meglio. Dopo trenta vodke e' ancora lucido, mentre molti locali sono a terra ubriachi. Barcollando leggermente va al bancone, dove lo raggiunge il solito vecchio: "Tu tieni molto bene la vodka, come un vero russo, ma... non sei russo!". La spia ora si e' stufata e rivolgendosi al vecchio: "Va bene, hai ragione, io sono americano, ma come hai fatto a scoprirmi?". Il vecchio lo guarda un po' ironico e poi, mettendogli una mano sulla spalla: "Vedi, e' che sei... nero!".
Le cose o si fanno bene o non si fanno.