Carlo e suo fratello più grande sono il terrore del quartiere: ne combinano ogni giorno di tutti i colori. La madre non ne può più finché un giorno viene a sapere che è arrivato nella parrocchia un nuovo prete con una buona fama di educatore. La madre si confida con lui e il prete le dice di portargli Carlo per primo e da solo. Il giorno dopo Carlo va dal prete e lo trova dietro una grande scrivania; lo fa sedere davanti a lui, lo fissa a lungo negli occhi e alla fine puntandogli un dito verso il viso gli chiede con tono autoritario: "Dov'è Dio?". Carlo si guarda attorno, ma non dice niente. Il prete gli punta ancora il dito contro e grida più forte: "Dov'è Dio?". Stessa scena di prima, ma Carlo non dice nulla. Allora il prete si alza, sale sulla scrivania e con voce ancora più forte e puntando il dito sul naso di Carlo gli grida: "Dov'è Dio?". Carlo questa volta è preso dal panico e scappa a casa; sale in camera dal fratello e gli dice: "Stavolta siamo proprio nella merda!". Il fratello gli chiede perché e Carlo: "Dio è scomparso e nel quartiere pensano che siamo stati noi a rapirlo!"
Come ingannare il tempo in modo utile quando la noia in ufficio prende il sopravvento!