Un poveretto dall'aspetto bonario e un po' dimesso sta cercando una via, ma non riesce a orientarsi. Decide di chiedere un'informazione a una ricca signora che sta passando tutta ingioiellata: "Mi scusi, saprebbe indicarmi dove si trova piazza Garibaldi?". La signora lo guarda con sufficienza e poi inizia a indicargli la strada con aria di superiorità: "Allora, faccia attenzione buon uomo. Deve prendere corso Cavour e percorrerlo tutto fino in fondo (e dicendo questo gli sventola davanti al naso una mano pesantemente inanellata d'oro). Lì troverà una piazza. Prenda la prima a destra (indica la svolta con l'altra mano ancora più carica di anelli d'oro). La percorra fino a metà (altro sventolio di mani inanellate davanti al naso), poi giri a sinistra (altra svolta davanti al naso con mano inanellata) e passi sotto un sotto passaggio (e dicendo questo passa una mano dentro una pesante catena d'ora tutta lavorata che porta al collo), quindi giri a destra (e si sistema due grandi bracciali sempre d'oro al polso sinistro) e finalmente si trova in piazza Garibaldi. Ha capito, buon uomo?". Al che il poveretto, scansandosi con un dito il labbro sinistro e mostrando una capsula d'oro, risponde: "Fi. Graffie tanto!".
"Se mi tocchi mi metto a urlare, capito?"