Newsletter di bastardidentro N° 4021 | 03 Apr 2016

Ieri abbiamo parlato di pittura, citando uno dei capolavori del romanticismo; oggi analizzeremo un'altra corrente artistica, l'arte innocentista.

Gli artisti di questa corrente pittorica si sono susseguiti tramandando uno stile fatto di piccoli segni caotici, quasi casuali, ma mai involontari, che fusi con ambiguità intrinseca nel soggetto rendono sublimi le metafore polivalenti tra natura e anatomia. La voglia di scherzare su Madre Natura, la vita e la genesi stessa, porta lo spettatore in uno stato di sospensione che crea una linea immaginaria tra quello che poteva essere e quello che è realmente.

La libertà di un artista deve essere al pari di quella di chi guarda il dipinto, non devono esistere barriere tra noi e l'opera, perché quando l'osserviamo, noi stessi diventiamo arte. La nostra testa diventa opera.

Ora guarda la raffigurazione e pensa che quello non è un disegno ma la tua testa.

​Anwar Maggi



Iscriviti alla newsletter QUI o scarica gratis l'app per iOS o Android
(L'app ti permette di leggere tutte le newsletter arretrate da maggio 2015 in poi)