Newsletter di bastardidentro N° 4294 | 27 Dic 2016

Samuel L. Jackson è nato nel 1948 e, per dovere di cronaca (per quanto non ve ne fregherà nulla), ha spento 68 candeline esattamente 6 giorni fa: il 21 dicembre.

Vi starete chiedendo per quale motivo vi stia raccontando questi dettagli sul celebre attore statunitense, molto semplice: Samuel, al compimento dei suoi 40 anni dovette sentirsi molto frustrato, dato che non era ancora riuscito a raggiungere lo scopo della sua vita, e cioè divenire un attore famoso e affermato; al contrario finì in un tunnel di alcol e cocaina fino alla prima opportunità di riscatto che arrivò dal celebre regista Spike Lee, e solo successivamente, nel 1994, con il grande successo di Pulp Fiction grazie alla visione di Quentin Tarantino. S.L Jackson ottene il primo grande e indiscusso successo all'età di 46 anni. Cosa avrà pensato a 40 anni mentre interpretava piccoli ruoli e comparsate? Probabilmente che era un fallito e che non sarebbe mai riuscito a trovare un ruolo di primo piano.

Tutta questa storia per dirvi che non è una questione anagrafica, non dipende dagli altri e non dipende nemmeno o esclusivamente dal culo che si può avere nella vita; quello che vuoi ottenere e che vuoi raggiungere dipende da te, dall'energia e dalla convinzione che ci metterai e dal sacrificio che sarai in grado di fare.

Quando pensi di non avere la forza ricorda quell'attore che non era nessuno e che ben oltre il mezzo del cammin di sua vita riuscì a diventare uno degli attori più pagati in assoluto della storia del cinema con un record di incassi eguagliato da ben pochi colleghi. E qui parliamo solo del vile denaro e non della sua soddisfazione personale.

Guarda intensamente lo specchio e dillo! «Tu puoi farcela!». 

Anwar Maggi



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