Newsletter di bastardidentro N° 4411 | 22 Apr 2017

Facebook è l'oppio dei popoli. Mr. Z. ha creato il più influente, dinamico e controllabile strumento d'informazione dell'intera storia dell'umanità ed è lì che ci scruta attraverso i suoi algoritmi e le sue dinamiche principalmente basate sull'ego e la costante necessità di comunicare al resto del mondo che esistiamo e che vogliamo attenzione. Chi ha usato o tuttora utilizza il celebre social network di Palo Alto è passato da tutte le fasi tipiche di utilizzo: diffidenza, comprensione, eccesso di utilizzo, noia, abbandono, ritorno di fiamma e nuovamente dipendenza: in questo la forza creativa della grande F (che per i meno attenti non è più la figa da un pezzo) è stata esattamente continuare a rinnovare le funzioni, destabilizzare l'utente mantenendolo in uno stato di continuo apprendimento per non far calare la curiosità e l'attenzione. I compleanni su Facebook quanto sono sentiti? È davvero così gratificante ricevere un centinaio di "Auguri, Buon Compleanno, A!, HB, Happy Birthday!" senza anima e uguali giorno dopo giorno per tutti? Magari c'è pure chi si offende perché non gli fai gli auguri e questo solo perché quel giorno non ti sei collegato. Geniali, come altro definirli? Prendi un uomo, sfrutta il suo ego, abusa della sua cerchia sociale con nuove dinamiche e sarà tuo per sempre. O almeno finché un nuovo social non scardinerà il leader in carica.

Una matita può servire a scrivere su un pezzo di carta o diventare uno strumento offensivo; forse la colpa alla fine non è dello strumento ma dell'utilizzatore.

Anwar Maggi



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