Newsletter di bastardidentro N° 4530 | 19 Ago 2017

Facciamo così in genere: totale mancanza di controlli per anni, anarchia di fatto e improvvisamente la svolta drastica. Un classico. Infatti ATM, la compagnia di trasporti pubblici milanese, ha dichiarato di voler iniziare una battaglia serrata contro tutti i furbetti del biglietto.

Hanno ragione, la situazione era ridicola ma dall'altra parte era ridicolo anche vedere qualche controllore fermare donne, anziani e bambini e poi restare impassibile davanti all'energumeno che salta i tornelli.

Io uso i biglietti acquistabili tramite l'App dell'azienda, peccato che spesso i tornelli con lo scanner per il QR code non funzionino e che in diverse occasioni mi sia ritrovato bloccato senza poter uscire. A Seoul, in Corea del Sud già 10 anni fa si poteva ricaricare una tessera poi utilizzabile senza commissioni in metropolitana, autobus, taxi e supermercati. Di fatto poteva essere una tessera o un pupazzetto, io infatti mi presi un piccolo Doraemon con cui pagavo anche i tassisti semplicemente appoggiandolo su una piccola base.

A parte qualche problema tecnico non ci si può lamentare dei trasporti a Milano, ma mi permetto un consiglio da recapitare ai signori di ATM: le strisce blu per parcheggiare le auto non sono poche e spesso non c'è parcheggio gratuito, sarebbe un gesto da una parte nobile e dall'altra civile consentire la sosta gratuita dalle 13.00 alle 14.00 per aiutare tutti quei lavoratori che si fermano a pranzare. Non me lo sono inventato io, lo fanno già in molte nazioni.

Grazie per l'attenzione.

Anwar Maggi



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