Newsletter di bastardidentro N° 4520 | 09 Ago 2017

Chi ama veramente viaggiare non bada alla meta, non si cura delle tabelle di marcia in modo compulsivo e non disdegna tornare nello stesso posto più di una volta.

Se a volte facciamo fatica a capire le persone che ci stanno vicine da anni, figuriamoci come possa essere possibile giudicare un luogo da una visita di uno o due giorni; eppure alcuni commenti su siti come TripAdvisor di molte persone sono lapidari su molte località e attività e contemporaneamente attendibili quanto le bufale che girano su Facebook. Certo, c'è una dose molto consistente di soggettività ma non tralasciamo alcuni dettagli come la propensione ad adattarsi agli usi e costumi del luogo.

Una vacanza o meglio un viaggio può essere la scintilla alla base di una rivoluzione personale, la demolizione delle proprie abitudini e la rinascita. Lo sa bene chi è rimasto folgorato da un luogo all'estero da non volere più tornare a casa. Lo sa bene chi ha tentato un viaggio in gruppo e poi ha capito che le persone possono indossare una maschera e fingere ma non 24 ore su 24 per settimane.

Concludo con un mio pensiero sui viaggi di riconciliazione: le macchine si riparano, si revisionano e si controllano prima di intraprendere il viaggio e non a metà dello stesso.

Anwar Maggi
 



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