Newsletter di bastardidentro N° 4547 | 05 Set 2017

Qualche mese fa Bill Gates lanciò una provocazione molto interessante: « I robot che rubano i posti di lavoro devono pagare le tasse » . Assurdo? Mica tanto! Pensate all'automazione nei supermercati, nei fast food e in tutte quelle mansioni che a poco a poco vengono sostituite da un robot (fisico o digitale) e immaginatevi quali vantaggi economici esistono per le aziende e quali svantaggi invece si creano a livello contributivo e pensionistico.

Forse quella del celebre fondatore di Microsoft è stata solo una provocazione o semplicemente uno spunto da lanciare come un sassolino in uno stagno troppo grosso; eppure non è uno scenario così lontano dalla realtà, risparmiare impiegando robot e riducendo i posti di lavoro si creano due tipi di schiavitù: da una parte quella delle macchine e dall'altra quella degli esseri umani che faranno sempre più fatica a competere con esse, creando di fatto un divario economico pazzesco tra i detentori delle tecnologie e i semplici fruitori.

In un mondo così connesso e automatizzato sembra che la nuova moda sia artigianale, fatta a mano come una volta e con prezzi esorbitanti. Vuoi qualità, attenzione e un volto umano? Paga!

Anwar Maggi



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