Minchia spropositata

Vale la pena di sottolineare, a giustificazione dell'altrimenti inspiegabile finale, che questa canzone è stata scritta e arrangiata prima dell'avvento del Viagra.

 Voglio una minchia spropositata, voglio una minchia come quella dei films;

voglio una minchia esagerata, voglio una minchia come John Holmes;

voglio una minchia che non è mai stanca, di quelle che non ciccano mai:

 voglio una minchia che faccia un sacco di guai.

 FA SOL DO DO7 FA SOL DO DO7 FA SOL DO DO7 FA SOL DO MI7

E poi ci accoppieremo come bastards e poi lo racconteremo al bar;

chi contro un muro, chi con un "diverso": ognuno col suo sesso ci fa i cazzi suoi...

LA- MI- FA DO MI7 LA- MI- FA FA- SOL7

 Voglio una minchia pietrificata, di quelle che ti sbregano i jeans;

voglio una minchia senza ritegno, voglio una minchia che ti sfonda i collants;

voglio una minchia maleducata, che quando sputa non si scusa mai:

 voglio una minchia, vedrai che minchia vedrai...

E poi la useremo senza pietà sfondando sfinteri in quantità:

uomini, donne, vecchi e bebè, noi gli spacchiamo il culo e ne facciamo tre...

Ma ho una minchia debilitata, che serve solo a fare pipì

 ho una minchia inanimata, che giace immobile dentro gli slip;

è fredda e molle come un lombrico, e se la cerchi non si fa trovar mai:

chiamala minchia... Ma che coraggio che hai!

E poi ci ingegneremo a farla star su con seghe, pompini e un dito in cul;

ma nei film porno è tutto diverso, quando sei un culo perso e ancora non lo sai...

Tratto dalla raccolta di document.write('href="mailto:favero@bismart.com">Favero</a>') consultabile interamente premendo qui

di Anwar Maggi [24/01/2001]