Newsletter di bastardidentro N° 4176 | 31 Ago 2016

Genitori che fecero sacrifici per una vita per poter mandare i propri figli nelle migliori scuole; l'illusione di garanzie e certezze, che ormai sbiadite dall'eco del tempo urlano a squarciagola: «C'è crisi!», «C'è crisi!».

Il tonfo silente della pergamena arrotolata sul fondo del cassetto, vederla appesa è troppo doloroso quando si indossa la divisa del lavoro. Un tempo non lontano, quelli con requisiti addirittura molto inferiori a quelli odierni, venivano considerati i colti supereroi di questa nostra nazione.

Al bar era tutto un «Buongiorno, dottore!», «Tutto bene, ingegnere?», «Come sta, architetto?».

Quindi? È inutile fare lunghi ed estenuanti percorsi didattici? No, tutt'altro! Non basta comprare un pennello per essere un pittore, e nemmeno una macchina fotografica per essere un fotografo (questo se lo sono scordati davvero in tanti!), un percorso di studi con la giusta passione e dedizione sono la differenza tra trovare un lavoro e non trovarlo. Come i social e i reality show anche le scuole sfornano a macchinetta nuovi attori nel mercato del lavoro ma di questi ben pochi hanno la preparazione e la dedizione per andare avanti.

Anwar Maggi



Iscriviti alla newsletter QUI o scarica gratis l'app per iOS o Android
(L'app ti permette di leggere tutte le newsletter arretrate da maggio 2015 in poi)