Newsletter di bastardidentro N° 4353 | 23 Feb 2017

Il giovane Adamo vagava nel giardino dell'Eden accompagnato da quella logorroica indisponente di Eva, "paradiso..." pensò tra sé il povero capostipite costretto a subire in silenzio; lei era tutta intenta a selezionare i fiori da mettersi in testa e nel mentre sparava a zero su tutti, in primis su quello scorbutico che i due chiamavano "Voce Narrante". Eva voleva solo scoprire e apprendere, ma ogni volta che ci provava, Voce Narrante saltava fuori con un divieto: « Non toccare quel frutto! », « Non metterti in discussione! » e così Adamo, che era certamente il più remissivo e angosciato dei due, decise di uscire dalla routine andando in una zona malfamata del fantastico giardino; fu quello il luogo in cui conobbe un tipo poco affidabile e noto per essere molto dotato, lo chiamavano "Anaconda", non entrerò nei dettagli per spiegarvi le motivazioni di tale soprannome.

Anaconda sapeva essere affascinante a modo suo e, nonostante le raccomandazioni di Voce Narrante, il capostipite divenne suo amico ed Eva la sua amante, la relazione tra i due divenne talmente seria che i fedifraghi escogitarono un piano per far allontanare l'ingenuo Adamo. Il resto è "storia".

Voce Narrante fu molto deluso e dispiaciuto e non se la legò al dito, assolutamente, infatti ancora oggi paghiamo per le scelte di un debole che ha dato retta a una poco di buono fomentata da un cazzone.

Anwar Maggi



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